27 февраля 2008 Года
I rapporti bilaterali. Cooperazione scientifica fra la Repubblica Italiana e la Federazione RussaRicerca e sviluppo. La riorganizzazione della ricerca in Russia è cominciata negli anni 1992-93, in particolare con l’istituzione di fondi accessibili per concorso, con gestione autonoma e finanziamento stabilito per legge (il più importante è il ‘Russian Fund for Basic Research’ (RFBR), che è finanziato direttamente dal governo con il 6% di tutto il finanziamento pubblico destinato alla ricerca). Nel 2004 la amministrazione pubblica della RF è stata modificata, con la creazione di nuovi ministeri e la soppressione di altri.
Per ciò che riguarda la ricerca, la massima parte delle competenze è stata attribuita al nuovo ministero della Educazione e della Ricerca Scientifica e Tecnologica (MinObrNauk) che per la ricerca opera tramite la Agenzia per la ricerca scientifica e tecnologica (RosNauk). Circa metà delle risorse di questa Agenzia è trasferita alla Accademia Russa delle Scienze, che le distribuisce tra i suoi dipartimenti. Questi le ridistribuiscono a loro volta ai singoli istituti mediante le loro rappresentanze elettive.
Il finanziamento pubblico è destinato anche ad altri ministeri, come per esempio il ministero della salute pubblica ed il ministero della produzione e dell’energia. Inoltre un finanziamento consistente per la ricerca viene direttamente dalla presidenza del governo alle agenzie federali ed ai servizi federali. Il più consistente (160 milioni di Euro nel 2004) è quello attribuito alla ricerca e allo sviluppo della esplorazione spaziale.
Settori di rilievo per l’Italia. Nel passato hanno dominato fisica nucleare, fisica delle particelle, astrofisica ed attività nello spazio. Già nel 2003 i progetti di tipo applicativo nel III programma esecutivo sono stati il 21% del totale, e per il IV programma esecutivo in formazione il loro peso è destinato ad aumentare in conseguenza anche delle necessità russe.
Le aree di ricerca attualmente in discussione tra i due paesi sono, in ordine di priorità: scienze della vita e biotecnologie, ambiente e sviluppo sostenibile, tecnologie per l’informatica e le comunicazioni, materiali avanzati, nanotecnologie, tecnologie laser, robotica, optoelettronica, sistemi microelettromeccanici, tecnologie spaziali ed osservazione della Terra.
Accordi di cooperazione. L’attuale cooperazione scientifica e tecnologica con l’Italia si svolge sulla base dell’Accordo di Cooperazione Scientifica e Tecnologica del 1° dicembre 1995 tra il Governo della Federazione Russa e il Governo della Repubblica Italiana e nel quadro del Programma Esecutivo della 3° Sessione della Commissione Mista per la Cooperazione Scientifica e Tecnologica per gli anni 2003-2004 (attualmente in regime di prorogatio per gli anni 2005-2006) firmato il 17 ottobre 2002 e contenente 88 progetti approvati. Questi progetti prevedono ricerche di base ed applicate congiunte nei seguenti settori: fisica, chimica, scienza della Terra, medicina e sanità, spazio, tecnologie spaziali, tutela dell’ambiente, agricoltura, biotecnologie, energetica, fonti di energia alternative, ecc..
Ci sono poi contatti tra organizzazioni partners, in particolare tra la Accademia Russa delle Scienze (RAS) e il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), l’Agenzia Federale Russa per lo Spazio (FSA) e l’Agenzia Spaziale Italiana (ASI), l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) e varie istituzioni russe (l’Istituto di Fisica Teorica e Sperimentale di Mosca (ITEF), l’Istituto Kurchatov di Mosca (KIAE), l’Istituto di Ingegneria Fisica di Mosca (MEPhI), l’Istituto Ricerche Nucleari (INR) della RAS), oltre a circa 60 accordi di collaborazione bilaterale tra dipartimenti di univeristà italiane ed istituzioni russe. Nell’aprile 2002 fu firmato un memorandum tra la FSA e l’ASI per la cooperazione nel campo dei lanciatori, della propulsione spaziale e della aeronautica, riaffermato nella dichiarazione congiunta del giugno 2004 con cui furono istituiti gruppi di lavoro che stanno attualmente operando.
Nel maggio 2005 è stato firmato tra RAS e CNR un accordo per la esecuzione di 18 progetti. Nel 2003 è stato firmato l’accordo tra INFN ed l’allora ministero russo per la produzione industriale, la scienza e la politica tecnologia per un intenso scambio di ricercatori coinvolti in progetti di ricerca presso i Laboratori Naziolnali del Gran Sasso. Nel protocollo di collaborazione del luglio 2000 fu raccomandata la creazione di istituti congiunti di ricerca italo-russi. Attualmente sono operanti l’Istituto Italo-Russo di Formazione e Ricerche Ecologiche (con 9 università italiane ed 8 istituzioni russe), e l’Istituto Italo-Russo di Geofisica Avanzata (con l’Istituto Nazionale di Geofisica, 4 università italiane e istituti russi della RAS). (News. Ambasciata d`Italia a Mosca )
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